Non inserito.
Il corso mira a presentare agli studenti i principali risultati ottenuti negli ultimi anni nell'ambito della cosiddetta ‘economia comportamentale’ (behavioural economics), un programma di ricerca interdisciplinare finalizzato ad incrementare il potere esplicativo e previsionale della teoria economica avvalendosi di ipotesi comportamentali caratterizzate da un alto grado di realismo. Tale obiettivo viene perseguito attraverso un dialogo sempre più stretto e fecondo con altre discipline (dalla psicologia sociale all’antropologia culturale e alle neuroscienze) e mediante il ricorso ad esperimenti economici condotti in laboratorio e sul campo. Il materiale didattico specifico relativo alle lezioni è disponibile sul portale dell'E-learning di ateneo, nello spazio online dedicato all'insegnamento. Il testo principale del corso è "Mente Mercati Decisioni", di M. Motterlini e F. Guala (EGEA, Milano, 2011). Si invitano tutti gli studenti (frequentanti e non) a procurarsi il testo e la dispensa e ad iscriversi al corso accedendo al portale dell'E-Learning.
1. Introduzione. Che cos’è l’economia comportamentale? Le due ‘anime’
dell’economia comportamentale: razionalità limitata e razionalità non
auto-interessata. Economia comportamentale ed economia sperimentale.
2. Dalla razionalità olimpica alla razionalità limitata. Limitazioni cognitive e comportamento economico. Effetto framing, avversione alle perdite, effetto dotazione, scelte intertemporali e preferenza per il presente. Il ruolo delle opzioni di default: il caso delle donazioni di organi. La legge dei piccoli numeri, la fallacia dello scommettitore e la fallacia della mano calda. Effetto ancoraggio, illusione monetaria e fallacia del costo irrecuperabile. Implicazioni di policy e 'paternalismo asimmetrico'
3. Dalla razionalità individualistica alla razionalità non auto-
interessata. Evidenza sperimentale e ‘preferenze socialmente condizionate’. Consumo etico e responsabilità sociale di impresa (Corporate Social Responsibility). Fiducia e capitale sociale.
4. Paradossi del benessere nelle economie avanzate contemporanee. Utilità ex ante, utilità ex post e ‘paradossi della felicità’. Beni posizionali e importanza del reddito relativo. Beni relazionali e benessere soggettivo.
Prova scritta a fine corso. Vi è inoltre la possibilità di preparare un elaborato scritto o una discussione (punteggio assegnabile: da 0 a 4 punti, da sommare al voto dell’esame). Per indicazioni puntuali relativamente a questa possibilità, si veda il materiale didattico relativo alla prima lezione, nello spazio online riservato all'insegnamento all'interno della piattaforma E-learning di ateneo.
© 2002 - 2021
Università degli studi di Verona
Via dell'Artigliere 8, 37129 Verona |
P. I.V.A. 01541040232 |
C. FISCALE 93009870234