L’insegnamento ha per oggetto il ruolo del settore pubblico nelle moderne economie di mercato, con
riferimento ai principali interventi di spesa, tassazione e regolamentazione. Particolare enfasi è posta sulle
motivazioni degli interventi, nonché sugli impatti degli stessi sul sistema economico, in termini di efficienza
ed equità. Al termine delle lezioni, gli studenti saranno in grado di comprendere gli elementi principali
delle decisioni relative alla finanza pubblica e le implicazioni di breve e lungo periodo delle stesse per
consumatori e aziende; in particolare, sapranno dimostrare di comprendere e valutare criticamente le
giustificazioni dell’intervento pubblico nell’economia, di analizzare gli interventi di politica fiscale alla luce
della teoria economica, nonché di mostrare padronanza nell’analisi economica dei principali tributi
dell’economia italiana.
Parte I: Motivazione e organizzazione dell'intervento pubblico in economia
-La dimensione dell'intervento pubblico in economia
-Proprietà di efficienza dei mercati
-Motivazioni di efficienza ed equità per l'intervento pubblico in economia
-I fallimenti di mercato: beni pubblici, esternalità, monopolio naturale e asimmetrie informative
- La redistribuzione come funzione del settore pubblico: interventi monetari e in forma specifica
-L'articolazione su diversi livelli di governo: aspetti teorici e stato di attuazione del federalismo fiscale
- Deficit, debito e vincoli di bilancio nell'Unione Monetaria
Parte II: I principali interventi di spesa pubblica
-L'intervento pubblico in sanità
-Il settore pubblico come assicuratore rispetto ad altri rischi: povertà e disoccupazione.
-Il sistema pensionistico: teoria ed evoluzione del sistema pensionistico italiano dagli anni Novanta a oggi.
Parte III: Gli strumenti di finanziamento della spesa pubblica
-Gli strumenti di finanziamento: tasse, imposte, debito pubblico;
-I principi generali della tassazione: equità ed efficienza;
-La scelta dell’imposta, la determinazione della base imponibile (reddito prodotto, entrata, spesa; di cassa o di competenza), la graduazione delle aliquote;
-Gli effetti economici delle imposte (traslazione, capitalizzazione, eccesso di pressione, evasione, erosione ed elusione)
-L’architettura del sistema tributario italiano: l’imposta personale sul reddito; la tassazione dei redditi d’impresa (ruolo e definizioni alternative di base imponibile) e da attività finanziarie; le imposte indirette erariali; le imposte regionali e locali.
Le modalità didattiche si basano sull'alternanza tra spiegazione degli aspetti teorici ed esercitazioni finalizzate al chiarimento dei concetti stessi e all'autovalutazione del processo di apprendimento da parte dello studente.
Il programma dettagliato del corso verrà fornito durante le lezioni. Materiale didattico integrativo rispetto ai libri di testo e programma dettagliato saranno resi disponibili sul sito e-learning di Ateneo dedicato all'insegnamento.
Testi di riferimento | |||||
Autore | Titolo | Casa editrice | Anno | ISBN | Note |
Paolo Bosi (a cura di) | Corso di Scienza delle Finanze (Edizione 7) | il Mulino | 2015 | 978-88-15-25907-3 | Testo integrativo. Parti selezionate da studiare saranno indicate durante il corso |
P. Bosi e M.C. Guerra | I tributi nell'economia italiana | Il Mulino | 2021 | ||
H.S. Rosen e T. Gayer | Scienza delle Finanze (Edizione 5) | McGraw-Hill | 2018 | 9788838694707 |
La prova d'esame ha come obiettivo la verifica dell'apprendimento delle nozioni del corso e la capacità di applicarle per la soluzione di problemi esemplificativi di situazioni reali.
La prova è articolata in due parti:
- un test preliminare a risposta multipla teso ad accertare la conoscenza delle nozioni fondamentali (peso sul voto complessivo: 1/3)
- una seconda parte che consiste in esercizi e domande a risposta aperta (peso sul voto complessivo: 2/3)
E’ richiesto un punteggio minimo nella prima parte per essere ammessi alla seconda parte (14/30).
A metà corso è prevista una prova parziale di accertamento, facoltativa, sugli argomenti affrontati fino a quel momento.
Tale prova parziale ha le stesse caratteristiche delle prove d'esame generali, descritte in precedenza e dovrà essere completata, ai fini del superamento dell’esame, da una seconda prova parziale da sostenersi esclusivamente nel primo appello della sessione d'esami immediatamente successiva alla fine del corso. Il peso delle due prove parziali nella determinazione del voto complessivo è uguale.
La possibilità di sostenere una prova parziale intermedia è introdotta con lo scopo di incentivare lo studio regolare della materia. Inoltre, il mancato superamento, può fornire in tempo utile allo studente importanti indicazioni sulle criticità della preparazione.
Le stesse modalità d'esame si applicano a studenti frequentanti e non frequentanti.
Ulteriori dettagli sulle modalità della prova scritta sono disponibili sulla piattaforma e-learning dell’insegnamento.
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